martedì 29 dicembre 2015

La Classe Operaia (non va più in paradiso)

"Per ogni giovane che esce laureato c'è un nuovo cassaintegrato
E se provi a domandare più lavoro, ti rispondono in coro

Il lavoro non c'è
Il lavoro non c'è
No non chiederlo a me
Se il lavoro non c'è
Il lavoro non c'è
Il lavoro non c'è
No non chiederlo a me
Se il lavoro non c'è"

Bellissima canzone del cantautore Luca Bassanese che con un po' di amarezza e ironia ci racconta che cos'è la classe operaia oggi. Le immagini del film di Charlie Chaplin "Tempi Moderno" sono azzeccate, ci ricorda molto il Jobs Act e l'idea di Poletti sul cottimo.

‪#‎GiubileoComunista‬ ‪#‎ioPCIsono‬ ‪#‎vogliamoilparadisointerra‬

Luca Bassanese - la Classe Operaia (non va più iin Paradiso)
"Per ogni giovane che esce laureato c'è un nuovo cassaintegratoE se provi a domandare più lavoro, ti rispondono in coroIl lavoro non c'èIl lavoro non c'èNo non chiederlo a meSe il lavoro non c'èIl lavoro non c'èIl lavoro non c'èNo non chiederlo a meSe il lavoro non c'è"Bellissima canzone del cantautore Luca BAssanese che con un po' di amarezza e ironia ci racconta che cos'è la classe operaia oggi. Le immagini del film di Charlie Chaplin "Tempi Moderno" sono azzeccate, ci ricorda molto il Jobs Act e l'idea di Poletti sul cottimo.#GiubileoComunista #ioPCIsono #vogliamoilparadisointerra
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Martedì 29 dicembre 2015

lunedì 28 dicembre 2015

"Odio gli indifferenti"

Una emozionante Fiorella Mannoia legge "Odio gli indifferenti", di Antonio Gramsci. In questi giorni la cantante è stata esclusa dal concerto di capodanno a Roma e attaccata da vari fronti per le sue parole dure contro la guerra. Noi del Giubileo Comunista non rimaniamo indifferenti.

"Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime."
- Antonio Gramsci - 11 Febbraio 1917

#GiubileoComunista #ioPCIsono #noistiamoconfiorella



Fiorella Manoia "Odio gli Indifferenti"
"Odio gli indifferenti"Una emozionante Fiorella Mannoia legge "Odio gli indifferenti", di Antonio Gramsci. In questi giorni la cantante è stata esclusa dal concerto di capodanno a Roma e attaccata da vari fronti per le sue parole dure contro la guerra. Noi del Giubileo Comunista non rimaniamo indifferenti."Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime."- Antonio Gramsci - 11 Febbraio 1917#GiubileoComunista #ioPCIsono #noistiamoconfiorella
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mercoledì 23 dicembre 2015

Sventola Bandiera Rossa

"T'amo, con tutto il cuore
o mia bellissima rossa bandiera
tu sei il vero amore
del derelitto che sospira e spera
quando morrò, ti bacerò
come si bacia l'amante sincera"
Capolavoro del compagno Spartacus Picenus, pseudonimo di Raffaele Mario Offidani. Un vero canto d'amore per la nostra rossa bandiera, che ancora oggi riscalda i cuori. Cantatela a squarciagola, con in mano la bandiera con i simboli del lavoro, senza vergogna, senza reticenza.



Sventola Bandiera Rossa - Raffaele Mario Offidani
"T'amo, con tutto il cuoreo mia bellissima rossa bandieratu sei il vero amoredel derelitto che sospira e speraquando morrò, ti baceròcome si bacia l'amante sincera"Capolavoro del compagno Spartacus Picenus, pseudonimo di Raffaele Mario Offidani. Un vero canto d'amore per la nostra rossa bandiera, che ancora oggi riscalda i cuori. Cantatela a squarciagola, con in mano la bandiera con i simboli del lavoro, senza vergogna, senza reticenza.#GiubileoComunista #ioPCIsono #SventolaBandieraRossa
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sabato 19 dicembre 2015

Una lezione non imparata

Questo filmato sovietico del 1971, creato da Borsi Efimov, racconta del revanscismo in Germania, cioè della paura che i nazisti ripuliti dagli USA covassero la loro vendetta contro i sovietici per riprendersi la Germania. Nel filmato si vede un generale nazista che alla fine della guerra si rifugia in Germania Ovest sotto la protezione americana e progetta la riunione della "patria", vendicando così Hitler. Quando riparte alla carica contro l'Est va asbattere contro il Muro di Berlino, non riuscendo nella sua "impresa".
Visto oggi questo corto ci fa pensare senza indugi all'Ucraina, dove in queste ore il Partito Comunista Ucraino è stato ufficialmente messo al bando. Il golpe del Maidan del 2014 ha fatto cadere il paese in una dittatura nazista, protettorato degli USA e dell'UE, poiché con la caduta dei governi socialisti nel 1989 non ci fu più alcuna protezione da questi golpe e la paura di una "vendetta", come nel 1971, si è in qualche modo realizzata. Il Giubileo Comunista esprime la più grande solidarietà ai compagni ucraini e alle repubbliche antifasciste del Donbass, che fin dall'inizio combattono contro questo golpe. No pasaran!



Fascist Barbarians - A Lesson not learned
Una lezione non imparataQuesto filmato sovietico del 1971, creato da Borsi Efimov, racconta del revanscismo in Germania, cioè della paura che i nazisti ripuliti dagli USA covassero la loro vendetta contro i sovietici per riprendersi la Germania. Nel filmato si vede un generale nazista che alla fine della guerra si rifugia in Germania Ovest sotto la protezione americana e progetta la riunione della "patria", vendicando così Hitler. Quando riparte alla carica contro l'Est va a sbattere contro il Muro di Berlino, non riuscendo nella sua "impresa".Visto oggi questo corto ci fa pensare senza indugi all'Ucraina, dove in queste ore il Partito Comunista Ucraino è stato ufficialmente messo al bando. Il golpe del Maidan del 2014 ha fatto cadere il paese in una dittatura nazista, protettorato degli USA e dell'UE, poiché con la caduta dei governi socialisti nel 1989 non ci fu più alcuna protezione da questi golpe e la paura di una "vendetta", come nel 1971, si è in qualche modo realizzata. Il Giubileo Comunista esprime la più grande solidarietà ai compagni ucraini e alle repubbliche antifasciste del Donbass, che fin dall'inizio combattono contro questo golpe. No pasaran!#GiubileoComunista #ioPCIsono #revanscismo #nopasaran
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mercoledì 16 dicembre 2015

io PCI

io PCi sono
noi PCi siamo
loro PCI temono

‪#‎GiubileoComunista‬ ‪#‎ioPCIsono‬

"Assumiamo qui l'impegno solenne a continuare la nostra battaglia"

Nella vita la grande sfida è non perdere l'ideale della gioventù, in tanti non riescono, in pochi ci provano, in pochissimi ce la fanno. Armando Cossutta era uno dei pochissimi. Il compagno Cossutta era un uomo di quelli che Brecht definiva "indispensabili", perché ha sempre lottato, non per un periodo e non un solo giorno, ma tutta la vita.

Il Gubileo Comunista ricorda e ricorderà sempre il compagno Cossutta e facciamo nostra la sua immortale idea che un giorno l'Italia sarà finalmente un paese comunista. Nessuno oggi può dire che è stato un "eretico", come oggi piace chiamare i grandi dirigenti comunisti, perché non c'è nulla di eretico o "rosè" nel pensiero e nell'ideale di Armando.

Ti diciamo addio, a pugno chiuso. Anche in tuo nome costruiremo il nuovo PCI.

‪#‎GiubileoComunista‬ ‪#‎ioPCIsono‬ ‪#‎AddioArmando‬

Armando Cossutta, Roma, 1996
"Assumiamo qui l'impegno solenne a continuare la nostra battaglia"Nella vita la grande sfida è non perdere l'ideale della gioventù, in tanti non riescono, in pochi ci provano, in pochissimi ce la fanno. Armando Cossutta era uno dei pochissimi. Il compagno Cossutta era un uomo di quelli che Brecht definiva "indispensabili", perché ha sempre lottato, non per un periodo e non un solo giorno, ma tutta la vita.Il Gubileo Comunista ricorda e ricorderà sempre il compagno Cossutta e facciamo nostra la sua immortale idea che un giorno l'Italia sarà finalmente un paese comunista. Nessuno oggi può dire che è stato un "eretico", come oggi piace chiamare i grandi dirigenti comunisti, perché non c'è nulla di eretico o "rosè" nel pensiero e nell'ideale di Armando.Ti diciamo addio, a pugno chiuso. Anche in tuo nome costruiremo il nuovo PCI.#GiubileoComunista #ioPCIsono #AddioArmando
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Martedì 15 dicembre 2015

sabato 12 dicembre 2015

Famiglie senza casa in Italia, dagli anni 70 ad oggi cosa è cambiato?

Questo filmato dell'AAMOD che riprende le testimonianze delle famiglie delle periferie romane, che hanno lottato aspramente per il loro sacrosanto diritto alla casa, ad avere un tetto sopra la testa, ci riporta alla realtà di oggi, dove vediamo che poco o nulla è cambiato. Secondo l'ISTAT più di 50.000 famiglie in Italia non hanno una casa, in aumento rispetto agli scorsi anni. Le stesse testimonianze che sentite in questo video le potete sentire oggi.

La differenza però tra gli anni 70 ed oggi è chiara ed enorme. A Roma, con l'avento del sindaco Petroselli e della prima giunta comunista, furono costruite centinaia di case popolari che furono poi date ad altrettante centinaia di famiglie povere che hanno così ottenuto un diritto che per i comunisti è fondamentale e non trattabile. Prima della fine di ogni politica abitativa statale, le case popolari hanno avuto un ruolo molto importante ed erano una via di salvezza per tutti gli indigenti che, disoccupati o con lavori sottopagati, non potevano permettersi un affitto, tantomeno un mutuo.

Per ridare vita all'edilizia popolare c'è bisogno dei comunisti, c'è bisogno del nuovo Partito Comunista Italiano. perché la casa è un diritto e nessuno deve essere costretto a vivere in macchina, sotto i ponti e nelle baracche. Senza comunisti le 50.000 famiglie senza casa rischiano di aumentare sensibilmente. Il capitalismo non accetta diritti.

#GiubileoComunista #ioPCIsono #lottaperlacasa

Lotta per la casa, testimonianze degli anni 70 a Roma
Famiglie senza casa in Italia, dagli anni 70 ad oggi cosa è cambiato?Questo filmato dell'AAMOD che riprende le testimonianze delle famiglie delle periferie romane, che hanno lottato aspramente per il loro sacrosanto diritto alla casa, ad avere un tetto sopra la testa, ci riporta alla realtà di oggi, dove vediamo che poco o nulla è cambiato. Secondo l'ISTAT più di 50.000 famiglie in Italia non hanno una casa, in aumento rispetto agli scorsi anni. Le stesse testimonianze che sentite in questo video le potete sentire oggi.La differenza però tra gli anni 70 ed oggi è chiara ed enorme. A Roma, con l'avento del sindaco Petroselli e della prima giunta comunista, furono costruite centinaia di case popolari che furono poi date ad altrettante centinaia di famiglie povere che hanno così ottenuto un diritto che per i comunisti è fondamentale e non trattabile. Prima della fine di ogni politica abitativa statale, le case popolari hanno avuto un ruolo molto importante ed erano una via di salvezza per tutti gli indigenti che, disoccupati o con lavori sottopagati, non potevano permettersi un affito, tantomeno un mutuo.Per ridare vita all'edilizia popolare c'è bisogno dei comunisti, c'è bisogno del nuovo Partito Comunista Italiano. perché la casa è un diritto e nessuno deve essere costretto a vivere in macchina, sotto i ponti e nelle baracche. Senza comunisti le 50.000 famiglie senza casa rischiano di aumentare sensibilmente. Il capitalismo non accetta diritti.#GiubileoComunista #ioPCIsono #lottaperlacasa
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venerdì 11 dicembre 2015

Perché al Quadraro?

Il Giubileo Comunista si svolgerà nel quartere popolare del ‪#‎Quadraro‬, nella periferia sud di Roma. Ma perché proprio il Quadraro?
La borgata del Quadraro è medaglia d'oro al merito civile come centro dei più attivi e organizzati antifascisti. Chiamato dai tedeschi "nido di vespe" a causa del disprezzo della popolazione verso i nazisti e i fascisti, subì uno dei peggiori rastrellamenti della guerra.
Le truppe tedesche all'alba del 17 Aprile 1944, dirette dal maggiore Kappler Più di 900 uomini dai 15 ai 60 anni furono portati via dalle loro case, deportati in Germania e costretti a lavorare nelle fabbriche in condizioni disumane. Molti di essi vennero uccisi nei campi di sterminio, altri, fuggiti per unirsi alle formazioni partigiane, caddero in combattimento.
A Roma di diceva che per nasconderti c'erano solo due posi "ar Vaticano o ar Quadraro". Difatti nel quartiere si rifugiavano combattenti e carabinieri che non avevano prestato giuramento alla repubblica di salò, ebrei scampati alla deportazione del ghetto, partigiani, comunisti e tanti altri
Questo video appello che vi mostriamo, fatto dall'associazione Quadraro Aprile 44, chiese alpresidente della Repubblica di inserire il rastrellamento del Quadraro nei libri di storia, dato che in nessun testo era citato. L'appello fu vinto, la memoria del Quadraro è salva.
Da sempre quartiere rosso e roccaforte del PCI, abbiamo deciso di dar vita al Giubileo Comunista proprio qui, perché il nuovo Partito Comunista Italiano nascerà nei quartieri popolari, nelle borgate, tra le famiglie che hanno più di tutti subito la crisi ele angherie di questo capitalismo.
Per ulteriori info visitate www.ilquadraro.it


Q44 - Il rastrellamento del Quadraro
"Perché il Quadraro?"Il Giubileo Comunista si svolgerà nel quartere popolare del #Quadraro, nella periferia sud di Roma. Ma perché proprio il Quadraro?La borgata del Quadraro è medaglia d'oro al merito civile come centro dei più attivi e organizzati antifascisti. Chiamato dai tedeschi "nido di vespe" a causa del disprezzo della popolazione verso i nazisti e i fascisti, subì uno dei peggiori rastrellamenti della guerra.Le truppe tedesche all'alba del 17 Aprile 1944, dirette dal maggiore Kappler Più di 900 uomini dai 15 ai 60 anni furono portati via dalle loro case, deportati in Germania e costretti a lavorare nelle fabbriche in condizioni disumane. Molti di essi vennero uccisi nei campi di sterminio, altri, fuggiti per unirsi alle formazioni partigiane, caddero in combattimento.A Roma di diceva che per nasconderti c'erano solo due posi "ar Vaticano o ar Quadraro". Difatti nel quartiere si rifugiavano combattenti e carabinieri che non avevano prestato giuramento alla repubblica di salò, ebrei scampati alla deportazione del ghetto, partigiani, comunisti e tanti altriQuesto video appello che vi mostriamo, fatto dall'associazione Quadraro Aprile 44, chiese alpresidente della Repubblica di inserire il rastrellamento del Quadraro nei libri di storia, dato che in nessun testo era citato. L'appello fu vinto, la memoria del Quadraro è salva.Da sempre quartiere rosso e roccaforte del PCI, abbiamo deciso di dar vita al Giubileo Comunista proprio qui, perché il nuovo Partito Comunista Italiano nascerà nei quartieri popolari, nelle borgate, tra le famiglie che hanno più di tutti subito la crisi ele angherie di questo capitalismo.Vi aspettiamo.#GiubileoComunista #ioPCIsonoPer ulteriori info visitate www.ilquadraro.it
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mercoledì 9 dicembre 2015

"Ma la fabbrica non è nostra!" "Come non è vostra? Chi è che ci lavora 14 ore al giorno, tutti i giorni per tutta la via?"

Scena fantastica del film "I Compagni" di Mario Monicelli. Crumiri, operai contro operai, sangue e botte da orbi e 14 ore al giorno in fabbrica a spaccarsi la schiena; questa era la situazione degli operai alla fine dell'800. Era solo l'alba del movimento operaio e le sconfitte nei primi tempi furono molte e durissime, ma nessuno mollò, nessuno si ritirò.

Oggi, le condizioni sono diverse ma assolutamente simili in vari aspetti: contratti inesistenti, morti sul lavoro, stipendi da fame e soprattutto grande difficoltà di lotta. Oggi come ieri ci sono masse di disoccupati che sono pronte a lavorare per la metà di uno stipendio già basso, già umiliante. Oggi come ieri è compito dei comunisti riunire tutti i lavoratori, perché il lavoro è di chi lavora!

‪#‎GiubileoComunista‬ ‪#‎ioPCIsono‬ ‪#‎lavoraretutti‬ ‪#‎lavoraremeno‬

I Compagni - Mario Monicelli
"Ma la fabbrica non è nostra!" "Come non è vostra? Chi è che ci lavora 14 ore al giorno, tutti i giorni per tutta la via?"Scena fantastica del film "I Compagni" di Mario Monicelli. Crumiri, operai contro operai, sangue e botte da orbi e 14 ore al giorno in fabbrica a spaccarsi la schiena; questa era la situazione degli operai alla fine dell'800. Era solo l'alba del movimento operaio e le sconfitte nei primi tempi furono molte e durissime, ma nessuno mollò, nessuno si ritirò.Oggi, le condizioni sono diverse ma assolutamente simili in vari aspetti: contratti inesistenti, morti sul lavoro, stipendi da fame e soprattutto grande difficoltà di lotta. Oggi come ieri ci sono masse di disoccupati che sono pronte a lavorare per la metà di uno stipendio già basso, già umiliante. Oggi come ieri è compito dei comunisti riunire tutti i lavoratori, perché il lavoro è di chi lavora!#GiubileoComunista #ioPCIsono #lavoraretutti #lavoraremeno
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Mercoledì 9 dicembre 2015

lunedì 7 dicembre 2015

"Entriamo in fabbrica quando è buio e usciamo quando è buio"

Poletti, ministro del lavoro del governo Renzi, ha detto che "sogna" un contratto non più legato alle ore ma alla prestazione e alla produzione. Che dire, una vera rivoluzione il ritorno al cottimo. E fa niente per le centinaia di lotte durissime per abolirlo, il cottimo. Fa niente se ci sono voluti anni, sangue e sudore per ottenere quei diritti che oggi il minisrto vuole finire di strappare via.

Questa è una scena memorabile del film "La classe operaia va in paradiso" del 1971 con un grande Gian Maria Volontè, che nei panni dell'operaio a cottimo, alienato e oppresso, si ribella al padrone quando capisce di non essere più un umano, ma una macchina.

L'abolizione del cottimo è stata ottenuta grazie alla lotta e grazie al Partito Comunista Italiano. Oggi il PCI non c'è e non c'è nemmeno la lotta, costruire un nuovo PCI per costruire di nuovo la lotta e per riprenderci quei diritti e molto di più. Questo è il Giubileo Comunista.

‪#‎GiubileoComunista‬ ‪#‎ioPCIsono‬ ‪#‎classeoperaiainparadiso‬ ‪#‎noalcottimo‬

La classe operaia a in paradiso
"Entriamo in fabbrica quando è buio e usciamo quando è buio"Poletti, ministro del lavoro del governo Renzi, ha detto che "sogna" un contratto non più legato alle ore ma alla prestazione e alla produzione. Che dire, una vera rivoluzione il ritorno al cottimo. E fa niente per le centinaia di lotte durissime per abolirlo, il cottimo. Fa niente se ci sono voluti anni, sangue e sudore per ottenere quei diritti che oggi il minisrto vuole finire di strappare via.Questa è una scena memorabile del film "La classe operaia va in paradiso" del 1971 con un grande Gian Maria Volontè, che nei panni dell'operaio a cottimo, alienato e oppresso, si ribella al padrone quando capisce di non essere più un umano, ma una macchina.L'abolizione del cottimo è stata ottenuta grazie alla lotta e grazie al Partito Comunista Italiano. Oggi il PCI non c'è e non c'è nemmeno la lotta, costruire un nuovo PCI per costruire di nuovo la lotta e per riprenderci quei diritti e molto di più. Questo è il Giubileo Comunista.#GiubileoComunista #ioPCIsono #classeoperaiainparadiso #noalcottimo
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Lunedì 7 dicembre 2015

venerdì 4 dicembre 2015

LA MAGLIETTA DEL GIUBILEO COMUNISTA!

LA MAGLIETTA DEL GIUBILEO COMUNISTA!
"Smile&Fight"

Costo:
1 maglietta 10€ + 5€ sped.
5 magliette 8€ cad. + 9€ sped.
10 magliette 8€ cad. spedizione gratuita


Spedizione a Roma 2€
Ritiro a mano disponibile presso Libreria Rinascita, Via Offanengo 19, Roma

Comprando la maglietta ci aiuterai nel finanziare il Giubileo Comunista e la costruzione del Partito Comunista Italiano

Scrivi a: iopcisono@gmail.com e prenota la tua maglietta!
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giovedì 3 dicembre 2015

"Sebben che siamo donne, paura non abbiamo!"

La Lega, canzone della fine del '800, rappresenta il simbolo della rivolta dei contadini contro i soprusi dei grandi latifondisti, quando le leghe, poi confluite in organizzazioni comuniste, socialiste e anarchiche, stavano cominciando a formarsi. Divenne ben presto un inno delle mondine, sfruttate allo sfinimento nei campi. Le donne furono la spina dorsale del movimento comunista operaio, senza di loro nessuna lotta nessuna conquista.

Ricordare queste grandi lotte, questi grandi inni di lotta, in tempi come questi dove viene riproposto il cottimo, dove dei voucher annientano tutele e diritti dei lavoratori è un dovere. Perché è nsotro dovere ricordare agli smemorati e a tutti noi che nulla ci è stato regalato e che tutto è stato conquistato con il sangue e con il sudore. Pensate voi che i soprusi dei padroni nell'800 erano illegali? Nient'affatto, erano legali, come oggi sono legali i voucher e i contratti di sfruttamento (chiamarli di lavoro è una bestemmia).

Il Giubileo Comunista vuole riprendere quello spirito combattivo dei contadini, che difesero le loro terre da tutto e tutti, sorretti dall'ideale comunista e da una volontà d'acciaio. Quello spirito lo riporteremo qui, nel nostro paese, perché oggi più che mai c'è bisogno dei comunisti.

#GiubileoComunista #ioPCIsono #sanguesudore



Sebben che siamo donne...
"Sebben che siamo donne, paura non abbiamo!"La Lega, canzone della fine del '800, rappresenta il simbolo della rivolta dei contadini contro i soprusi dei grandi latifondisti, quando le leghe, poi confluite in organizzazioni comuniste, socialiste e anarchiche, stavano cominciando a formarsi. Divenne ben presto un inno delle mondine, sfruttate allo sfinimento nei campi. Le donne furono la spina dorsale del movimento comunista operaio, senza di loro nessuna lotta nessuna conquista.Ricordare queste grandi lotte, questi grandi inni di lotta, in tempi come questi dove viene riproposto il cottimo, dove dei voucher annientano tutele e diritti dei lavoratori è un dovere. Perché è nsotro dovere ricordare agli smemorati e a tutti noi che nulla ci è stato regalato e che tutto è stato conquistato con il sangue e con il sudore. Pensate voi che i soprusi dei padroni nell'800 erano illegali? Nient'affatto, erano legali, come oggi sono legali i voucher e i contratti di sfruttamento (chiamarli di lavoro è una bestemmia).Il Giubileo Comunista vuole riprendere quello spirito combattivo dei contadini, che difesero le loro terre da tutto e tutti, sorretti dall'ideale comunista e da una volontà d'acciaio. Quello spirito lo riporteremo qui, nel nostro paese, perché oggi più che mai c'è bisogno dei comunisti.#GiubileoComunista #ioPCIsono #sanguesudore
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Giovedì 3 dicembre 2015

Cos'è la Rivoluzione?

"Rivoluzione è coscenza del momento storico; è cambiare tutto quello che deve essere cambiato; è uguaglianza e libertà piena..."

Quante volte ci siamo interrogati su cosa voglia dire fare una Rivoluzione, cosa sia una Rivoluzione, quali sentimenti e quali emozioni comporta fare una Rivoluzione. Fidel Castro, lo spiega in maniera eccelsa. Il comandante, gigante della storia comunista e non, ancora oggi è una guida per tutti i comunisti. L'esempio cubano è da sempre un faro per tutti i popoli oppressi dal capitalismo e dall'imperialismo. Il Giubileo Comunista trae dal socialismo cubano una grande lezione di resistenza e, ovviamente, di Rivoluzione.

‪#‎GiubileoComunista‬ ‪#‎ioPCIsono‬ ‪#‎Rivoluzione‬

Cos'è la Rivoluzione
"Rivoluzione è coscenza del momento storico; è cambiare tutto quello che deve essere cambiato; è uguaglianza e libertà piena..."Quante volte ci siamo interrogati su cosa voglia dire fare una Rivoluzione, cosa sia una Rivoluzione, quali sentimenti e quali emozioni comporta fare una Rivoluzione. Fidel Castro, lo spiega in maniera eccelsa. Il comandante, gigante della storia comunista e non, ancora oggi è una guida per tutti i comunisti. L'esempio cubano è da sempre un faro per tutti i popoli oppressi dal capitalismo e dall'imperialismo. Il Giubileo Comunista trae dal socialismo cubano una grande lezione di resistenza e, ovviamente, di Rivoluzione.#GiubileoComunista #ioPCIsono #Rivoluzione
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Martedì 1 dicembre 2015

martedì 1 dicembre 2015

"La speranza è una trappola inventata dai padroni"

La speranza, secondo il maestro, compagno, Mario Monicelli è una trappola inventata da chi comanda, dagli stessi che usano un Dio per dirti che la vita vera è nell'aldilà e che quindi bisogna attendere la vità aldilà della morte, che bisogna stare buoni e calmi.

Una trappola vera e propria per tenere buoni gli sfruttati e gli oppressi, per non cambiare mai, per non fare mai la rivoluzione.

Il Giubileo Comunista onora il compagno Monicelli e porta con se il suo pensiero rivoluzionario e comunista. Anche nel suo nome costruiamo il nuovo Partito Comunista Italiano, anche nel suo nome faremo la rivoluzione. 5 anni fa ci ha lasciato, non come volevano gli altri ma come voleva lui, si è tolto la vita e ha deciso di morire come e quando voleva. E anche se il corpo non c'è più, le sue idee vivono e vivranno sempre.


"La speranza è una trappola"
"La speranza è una trappola inventata dai padroni"La speranza, secondo il maestro, compagno, Mario Monicelli è una trappola inventata da chi comanda, dagli stessi che usano un Dio per dirti che la vita vera è nell'aldilà e che quindi bisogna attendere la vità aldilà della morte, che bisogna stare buoni e calmi. Una trappola vera e propria per tenere buoni gli sfruttati e gli oppressi, per non cambiare mai, per non fare mai la rivoluzione.Il Giubileo Comunista onora il compagno Monicelli e porta con se il suo pensiero rivoluzionario e comunista. Anche nel suo nome costruiamo il nuovo Partito Comunista Italiano, anche nel suo nome faremo la rivoluzione. 5 anni fa ci ha lasciato, non come volevano gli altri ma come voleva lui, si è tolto la vita e ha deciso di morire come e quando voleva. E anche se il corpo non c'è più, le sue idee vivono e vivranno sempre.#GiubileoComunista #ioPCIsono #MarioMonicelli
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Lunedì 30 novembre 2015

"Italiani Brava Gente"

Una scena indimenticabile di "Italiani Brava Gente", film del 1965 diretto da Giuseppe De Santis, che ci racconta di come gli Italiani durante la Seconda Guerra Mondiale non siano stati "brava gente", ma che nei confronti delle popolazioni slave sono state commesse delle stragi. Ma il film racconta pure della bontà di tanti soldati che odiavano la guerra, che non volevano combattere per il regime fascista.
Un soldato tedesco invita un giovane soldato italiano a suonare, e lui come per dispetto suona l'Internazionale. I tedeschi convinti di schernire i prigionieri sovietici, li costringono a cantare. Quello che accade fa venire i brividi: tutti, donne, uomini, bambini si alzano in piedi e con tutta la loro voce intonano l'inno del socialismo, conosciuto in tutto il mondo e ancora oggi cantato da sfruttati e oppressi.
Ritrovare quello spirito, quel coraggio, quell'orgoglio è nostro preciso obbiettivo. Sebbene i tempi siano cambiati, non è cambiato lo sfruttamento. Che torni a risuonare lo splendido canto anche in Italia, più bello e più forte che prima!


‪#‎GiubileoComunista‬ ‪#‎ioPCIsono‬ ‪#‎Internazionale‬

"Italiani Brava Gente"
Una scena indimenticabile di "Italiani Brava Gente", film del 1965 diretto da Giuseppe De Santis, che ci racconta di come gli Italiani durante la Seconda Guerra Mondiale non siano stati "brava gente", ma che nei confronti delle popolazioni slave sono state commesse delle stragi. Ma il film racconta pure della bontà di tanti soldati che odiavano la guerra, che non volevano combattere per il regime fascista.Un soldato tedesco invita un giovane soldato italiano a suonare, e lui come per dispetto suona l'Internazionale. I tedeschi convinti di schernire i prigionieri sovietici, li costringono a cantare. Quello che accade fa venire i brividi: tutti, donne, uomini, bambini si alzano in piedi e con tutta la loro voce intonano l'inno del socialismo, conosciuto in tutto il mondo e ancora oggi cantato da sfruttati e oppressi.Ritrovare quello spirito, quel coraggio, quell'orgoglio è nostro preciso obbiettivo. Sebbene i tempi siano cambiati, non è cambiato lo sfruttamento. Che torni a risuonare lo splendido canto anche in Italia, più bello e più forte che prima!#GiubileoComunista #ioPCIsono #Internazionale
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Lunedì 30 novembre 2015

sabato 28 novembre 2015

"Dobbiamo scinderci sempre di più"

Non pensava forse Guzzanti, quando imitò in modo eccelso Fausto Bertinotti, che le sue parole ironiche e amare potevano essere prese alla lettera dalla sinistra italiana. Ma, incredibile, è accaduto proprio questo. La linea politica del "dividiamoci sempre di più" di Guzzanti - Bertinotti è stata presa alla lettera per anni dalla sbandata sinistra italiana. Maledetto sia photoshop!

Il Giubileo Comunista vuole porre fine a questa infausta politica della divisione. Noi parliamo solo di costruire, mai di dividere. Costruire il nuovo Partito Comunista Italiano, senza nostalgie, senza settarismi, per un nuovo popolo comunista che punti al governo del paese. Dal mondo invisibile a quello visibile, il contrario di quel che dicevi te, caro Bert...ehm Guzzanti Emoticon smile

#GiubileoComunista #ioPCIsono




La linea del "dividiamoci". Guazzanti - Bertinotti
"Dobbiamo scinderci sempre di più"Non pensava forse Guzzanti, quando imitò in modo eccelso Fausto Bertinotti, che le sue parole ironiche e amare potevano essere prese alla lettera dalla sinistra italiana. Ma, incredibile, è accaduto proprio questo. La linea politica del "dividiamoci sempre di più" di Guzzanti - Bertinotti è stata presa alla lettera per anni dalla sbandata sinistra italiana. Maledetto sia photoshop!Il Giubileo Comunista vuole porre fine a questa infausta politica della divisione. Noi parliamo solo di costruire, mai di dividere. Costruire il nuovo Partito Comunista Italiano, senza nostalgie, senza settarismi, per un nuovo popolo comunista che punti al governo del paese. Dal mondo invisibile a quello visibile, il contrario di quel che dicevi te, caro Bert...ehm Guzzanti :)#GiubileoComunista #ioPCIsono
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Sabato 28 novembre 2015

Don Camillo e Peppone

"Soltanto chi lavora, soltanto chi suda sa cosa sia la sofferenza"
La straordinaria saga dei film di Don Camillo e Peppone, sebbene utilizzati in chiave anticomunista, offrono uno scenario reale di quell'Italia del dopoguerra. Don Camillo in cor suo è un comunista, come lo è Peppone. In questa scena si accordano per costruire le case popolari del comune di Brescello, il loro paesino, e Don Camillo parla di proletari, poveri, sofferenza, lavoro e di case per tutti. Un messaggio in linea con quello comunista, con il nostro messaggio, ideale.
Con questo video vogliamo dire a voi, cattolici che guardano con sconcerto alla falce e martello, che forse siete comunisti ma ancora non lo sapete.


Don Camillo e Peppone, le case popolari
"Soltanto chi lavora, soltanto chi suda sa cosa sia la sofferenza"La straordinaria saga dei film di Don Camillo e Peppone, sebbene utilizzati in chiave anticomunista, offrono uno scenario reale di quell'Italia del dopoguerra. Don Camillo in cor suo è un comunista, come lo è Peppone. In questa scena si accordano per costruire le case popolari del comune di Brescello, il loro paesino, e Don Camillo parla di proletari, poveri, sofferenza, lavoro e di case per tutti. Un messaggio in linea con quello comunista, con il nostro messaggio, ideale.Con questo video vogliamo dire a voi, cattolici che guardano con sconcerto alla falce e martello, che forse siete comunisti ma ancora non lo sapete.#GiubileoComunista #ioPCIsono
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Venerdì 27 novembre 2015

lunedì 23 novembre 2015

Il socialismo in espansione, 1975.

In qui giorni caldi del Giugno 1975 in pochi avrebbero scommesso su dei risultati elettorali così incredibili. Si votava per le amministratuve (regioni, provincie, comuni), il PCI di Berlinguer è in rapida ascesa, ma nessuno credeva così tanto. I comunisti superano per la pirma volta gli 11.000.000 di voti, più del 33% delle schede. Un italiano su tre vota comunista. Migliaia di compagni e compagne increduli festeggiano per le strade e le piazze di ogni città, a Roma in migliaia si raggruppano sotto il Bottegone, a via delle Botteghe Oscure. Era l'inizio della svolta, i comunisti potevano cominciare a parlare di governo e non solo di opposizione. Le cose cambiarono realmente da quel Giugno '75, ma purtroppo in peggio, culminato con lo scioglimento dello stesso PCI nel 1989. Non era proprio quello che si sperava.

Quella gioia, quell'entusiamo, quel giubilo impazzito, non si è più ripresentato. Noi vogliamo riportare quelle emozioni, vogliamo riportare quei risultati, quella forza immensa che aveva il popolo comunista. Lo sappiamo i tempi sono cambiati, ma l'idea non cambia. L'idea cresce e si sviluppa, sopravvive ad ogni uomo, potente o meno che sia. Al Giubileo Comunsita diamo inizio alla costruzione del nuovo Partito Comunista Italiano, e vogliamo farlo perché l'Italia ha bisogno dei comunisti. Un giorno torneremo a battere il cervellone del Viminale.

‪#‎GiubileoComunsita‬ ‪#‎ioPCIsono‬


L'avanzata comunista el 1975
Il socialismo in espansione, 1975.In qui giorni caldi del Giugno 1975 in pochi avrebbero scommesso su dei risultati elettorali così incredibili. Si votava per le amministratuve (regioni, provincie, comuni), il PCI di Berlinguer è in rapida ascesa, ma nessuno credeva così tanto. I comunisti superano per la pirma volta gli 11.000.000 di voti, più del 33% delle schede. Un italiano su tre vota comunista. Migliaia di compagni e compagne increduli festeggiano per le strade e le piazze di ogni città, a Roma in migliaia si raggruppano sotto il Bottegone, a via delle Botteghe Oscure. Era l'inizio della svolta, i comunisti potevano cominciare a parlare di governo e non solo di opposizione. Le cose cambiarono realmente da quel Giugno '75, ma purtroppo in peggio, culminato con lo scioglimento dello stesso PCI nel 1989. Non era proprio quello che si sperava.Quella gioia, quell'entusiamo, quel giubilo impazzito, non si è più ripresentato. Noi vogliamo riportare quelle emozioni, vogliamo riportare quei risultati, quella forza immensa che aveva il popolo comunista. Lo sappiamo i tempi sono cambiati, ma l'idea non cambia. L'idea cresce e si sviluppa, sopravvive ad ogni uomo, potente o meno che sia. Al Giubileo Comunsita diamo inizio alla costruzione del nuovo Partito Comunista Italiano, e vogliamo farlo perché l'Italia ha bisogno dei comunisti. Un giorno torneremo a battere il cervellone del Viminale.#GiubileoComunsita #ioPCIsono
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Lunedì 23 novembre 2015

venerdì 20 novembre 2015

Il socialismo è ancora la nostra meta

"Il socialismo è la nostra meta, noi non lo nascondiamo. Vogliamo una società nuova fondata sulla fine dello sfruttamento, sulla solidarietà e la fraternità di tutti gli uomini, sulla loro eguaglianza sociale, sull'accesso di tutti al benessere, alla cultura e alla gestione economica e politica del potere, e sulla pace."
- Palmiro Togliatti, 1963 -

La meta non è cambiata, perché le idee sopravvivono sempre agli uomini. Anche oggi vogliamo una società fondata sulla solidarietà, la pace e sulla fine dello sfruttamento. Ricostruire quel PCI non è possibile, ricostruire quei tempi non è possibile, ma è possibile e doveroso costruire un nuovo Partito Comunista Italiano che ponga una nuova via al socialismo per l'Italia e i lavoratori italiani. Noi ci siamo! il 23 Gennaio 2016 ti aspettiamo, costruisci insieme a noi una nuova era di lotte e conquiste.

Togliatti, appello agi elettori 1963
"Il socialismo è la nostra meta, noi non lo nascondiamo. Vogliamo una società nuova fondata sulla fine dello sfruttamento, sulla solidarietà e la fraternità di tutti gli uomini, sulla loro eguaglianza sociale, sull'accesso di tutti al benessere, alla cultura e alla gestione economica e politica del potere, e sulla pace."- Palmiro Togliatti, 1963 -La meta non è cambiata, perché le idee sopravvivono sempre agli uomini. Anche oggi vogliamo una società fondata sulla solidarietà, la pace e sulla fine dello sfruttamento. Ricostruire quel PCI non è possibile, ricostruire quei tempi non è possibile, ma è possibile e doveroso costruire un nuovo Partito Comunista Italiano che ponga una nuova via al socialismo per l'Italia e i lavoratori italiani. Noi ci siamo! il 23 Gennaio 2016 ti aspettiamo, costruisci insieme a noi una nuova era di lotte e conquiste.#GiubileoComunista #ioPCIsono
Posted by Giubileo Comunista - Perchè il paradiso lo vogliamo in terra on Venerdì 20 novembre 2015

mercoledì 18 novembre 2015

Vogliamo cambiare questo mondo, non aspettare l'altro!

"Pensateci, la religione attualmente convince la gente che c'è un uomo invisibile. Che vive nel cielo e guarda quello che fai in ogni minuto di ogni giorno. E l'uomo invisibile ha una lista speciale di 10 cose che non vuole che tu faccia. Se farai anche solo una di queste cose ha pronto un posto speciale per te, pieni di fuoco e fiamme e fumo e tortura e angosce dove vivrai per sempre e soffrirai e brucerai e griderai fino alla fine dei tempi. Ma lui ti ama. Ti ama e ha bisogno di soldi!"

Uno splendido ‪#‎GeorgeCarlin‬ spiega con una comicità unica e graffiante il significato della religione e come condizione la nostra vita. Il Giubileo Comunista non vuole darvi un nuovo credo, vuole invece dire all'Italia, con giubilo (da cui viene la parola Giubileo), che il nuovo Partito Comunista Italiano viene costruito, dopo 20 anni di diritti spariti e di sfruttamento sempre maggiore. A differenza di chi desidera conquistare il Paradiso dopo la morte, noi vogliamo conquistare il paradiso ma in terra, vogliamo cambiare questo mondo, non aspettare l'altro!


#‎GiubileoComunista‬
#‎ioPCIsono‬

martedì 17 novembre 2015

Qualcuno era comunista...

Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo.
Perché sentiva la necessità di una morale diversa.
Qualcuno è comunista perchè quella necessità, quella spinta, verso un mondo migliore, nuovo, non si è mai spenta.
E tu, perché sei comunista?
‪#‎QualcunoèComunsita‬ ‪#‎GiubileoComunista‬ ‪#‎ioPCIsono‬

lunedì 16 novembre 2015

In questi tempi di inciviltà...

Trilussa
LA NINNA NANNA DE LA GUERRA
(1914)
 Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

venerdì 13 novembre 2015

Può un comunista?



Può un comunista?
Un comunista in più o in meno cosa importa? Perché un comunista non può essere governista e a chi giova la “riserva indiana”? E quanti ancora si sciacquano la bocca con Berlinguer, tanto i comunisti servono solo al passato, ai ricordi di gioventù. E adesso ci diranno ancora voi? con il dito puntato, si può votare comunista?
 La risposta non cambia l’esito, ma la diamo lo stesso.
Può un comunista ripudiare l’art. 11 e sostenere ancora militari in Afghanistan e acquisto degli F35, siccome ci sono in ballo 1000 posti di lavoro?
Si può accettare l’idea che se ne compri di meno sei comunque di sinistra?  Si può cancellazione dell’articolo 18 perché siamo in crisi e dobbiamo dare un segnale ai mercati? Può un comunista “sposare” la causa Marchionne, stralciando con un sol colpo dignità, diritti, salario e rappresentanza sindacale, perché c’è la globalizzazione?  Può un comunista sostenere un governo, in nome e per conto di un’Italia più giusta, dove salari pensioni e lavoro vanno pagati solo dopo aver raccolto le briciole avanzate dalle banche e dai potentati della finanza internazionale? Puo’ la sinistra sostenere un governo che toglie e taglia soltanto a chi non ne ha?  Puo’ un comunista sostenere questa sinistra?  Diventi comunista se invece ritieni che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e che il sistema tributario è informato a criteri di progressività.



Perché oggi la Costituzione è Comunista.
E‘ diventato comunista credere che l’Italia sia una Repubblica democratica fondata sul lavoro? Che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge?  E abbastanza comunista lottare per rimuovere gli ostacoli economici e sociali, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese?
E’ comunista riconoscere a tutti i cittadini il diritto al lavoro, promuovere le condizioni che rendano effettivo tale diritto?
E’ comunista sostenere che il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa e che la durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge? E non da Marchionne.  Può bastare?

E le 5 stelle in movimento sono cura ricostituente o metastasi? 
Ci siamo accorti della rabbia di molti cittadini, della voglia di urlare fuori dalle sigle di partito, l’assoluta lontananza di idee e vedute sulle cose da fare per restituire dignità al cittadino prima ancora che alla politica.
La politica non viene più percepita come uno strumento /servizio/ forma di partecipazione ma come vecchia pratica spartitoria di risorse e potere dopo il saccheggio. “Si dividono il bottino, mandiamoli a casa”. Vedevamo anche l’emergere di una sempre più definita voglia “partecipata” di strappare egemonia, di entrare nel palazzo come cittadini derubati da tasse, debiti e disservizi. 
Sarebbe utile cavalcare senza demogogia il buono di questa “rabbia” e rivolgerci con lo sguardo più aperto, perché il consenso della rabbia da solo stabilisce solo deleghe in bianco e odio sociale.
Un centrosinistra orbo verso urgenti e necessarie politiche per il lavoro e la crescita unitarie e particolarmente sordo a sinistra. Ancora una sembrano autosufficienti e invincibili a prescindere, ignorando una parte d’Italia disposta a collaborare senza però disconoscere i propri valori e i propri ideali (altro termine eretico).  Eppure Pur di sventolare una sola bandiera sono riemersi tutti i pregiudizi vecchi e nuovi, i veti, la censura mediatica. Quando potremo liberarci dalla cultura politica bigotta e del renziano berlusconismo di sinistra?
Eppure C’è ancora un popolo che moderato anche se disoccupato ed affamato. C’è ancora un popolo per Salvini/ Berlusconi e le sue magie.
Oggi ci resta la Costituzione possibilmente fondata sul lavoro.

E i comunisti? Oggi ci sono tanti comunisti non comunisti (provate a parlare con la base del pd) e altrettanti non comunisti convintamente “comunisti” (provate a parlare con la base m5s) perché comunista per loro è solo un ‘aggettivo’. Poi ci sono i comunisti comunisti, ma questa è un’altra storia e prima di raccontarla dobbiamo rifarla.

 Al lavoro e alla lotta